Nel 1974 la comune è stata impegnata nel dare assistenza a diversi rifugiati politici provenienti dal Cile.
Nelle relazioni annue non se ne fa cenno perché in quel periodo era estremamente pericoloso e imprudente rendere pubblico per scritto il coinvolgimento del Lombardini, e in particolare della comune, nel dare aiuto a dei perseguitati politici cileni; si temevano infatti interventi da parte della polizia italiana, su mandato di quella cilena, nei confronti nostri e dei rifugiati stessi che erano a tutti gli effetti dei clandestini.
Questa attività del Lombardini è stata raccontata molto più tardi in un libretto dal titolo "Cile - carcere, tortura, esilio", edito dalla Claudiana e venduto praticamente 'porta a porta', che raccoglieva le testimonianze degli esuli.