Cinisello Balsamo
"Nel '66 si era arrivati ad una decisione concreta: l'azione, di qualunque tipo fosse, doveva aver luogo nel settore della periferia milanese dove lo sviluppo industriale, e di conseguenza l'immigrazione, erano in continuo aumento e l'oggetto, o meglio l'interlocutore sarebbe stato il proletariato e in particolare quello che subisce uno sfruttamento di tipo più brutale. Per questo come posto in cui lavorare è stato scelto Cinisello Balsamo."
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"Cinisello e Balsamo 50 anni fa erano due piccoli comuni ai confini della Brianza che vivevano in buona parte sull'agricoltura, mentre una minoranza della popolazione andava a lavorare nelle vicine industrie tessili o meccaniche. Nel 1928 Cinisello e Balsamo sono stati riuniti in un unico comune e soprattutto nell'ultimo dopoguerra hanno subito un rapido aumento demografico e son divenuti una delle zone di maggior concentrazione industriale."
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Via Monte Grappa 62 b
"E' proprio questa volontà di inserimento che spinge alcune famiglie del gruppo milanese a trasferire la propria abitazione a Cinisello."
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"Sei famiglie con un totale di 18 persone, bambini compresi (6) si buttano affannosamente a cercar casa, cosa non facile, perché viene presa la decisione di vivere tutti insieme con un esperimento di vita comunitaria."
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"Con un po' di fortuna si riesce a trovare nello stesso stabile (uno di quei grossi scatoloni tipici delle periferie industriali) un numero di appartamenti sufficiente per sistemarsi ed anche, al pianterreno dello stesso edificio, dei locali per la scuola serale."
[Brani tratti da "
Pratica sociale e testimonianza all'interno del proletariato: l'esperienza di Cinisello", Toti Rochat, Gioventù Evangelica, 1972]
Nel 1966 un gruppo di giovani evangelici di Milano (valdesi, metodisti, battisti) dopo una serie di studi biblici e di lavoro teorico sul significato della testimonianza decide di vivere un impegno sociale e di fede in concreta solidarietà con la classe operaia. L’inserimento a
Cinisello Balsamo viene deciso dopo un’accurata ricerca nella periferia milanese, proprio in considerazione della grossa concentrazione di immigrati in tale zona.