Sarà un caso, ma mentre in varie analisi che andiamo facendo spesso viene da chiedersi quale sia ancora l’utilità di conseguire la licenza media, proprio quest’autunno, dopo vari anni in cui le iscrizioni calavano regolarmente, c’è stata un’inversione di tendenza: da ottobre una quindicina di allievi frequentano con una regolarità che non si vedeva da un po’. L’anno precedente si era chiuso con 9 allievi presentati all’esame di giugno.
Ma non è solo una questione numerica che suggerisce la continuazione di questa attività: ogni anno i nuovi insegnanti che vi collaborano ci si appassionano e per un certo numero di allievi essa continua a costituire oltre che un’occasione di contatto con il Lombardini, una esperienza piuttosto unica di apprendimento e di discussione che non esiste con la televisione, né in una conferenza pubblica, né nella giornata quotidiana.
Si tratterà piuttosto, e a questo qualcuno sta pensando, di modificarla: sia guardando alle conseguenze dell’integrazione europea sul piano scolastico, al biennio previsto dopo la terza media che eleverà l’obbligo ai 16 anni, sia esaminando le necessità connesse ai numerosi canali di formazione professionale attivati da comuni e regioni.