1971 – 1972 La scuola è uno strumento superato?

La vita della scuola serale si è sviluppata in un quadro di idee e di problemi sensibilmente diverso rispetto agli anni precedenti:

La decisione di tenere aperta la scuola ancora per alcuni anni era già stata presa da tempo, quando siamo venuti a conoscenza dei risultati di un’inchiesta svolta dai sindacati tra i lavoratori-studenti di Sesto S. Giovanni: il 40% degli intervistati rispondeva di no alla domanda relativa alle possibilità di avanzamento dopo il conseguimento del diploma, e il 32,8% dichiarava di essere andato alla scuola serale per migliorare le proprie condizioni generali e per esigenze culturali. Che non si tratti di motivazioni superficiali, è dimostrato dal fatto che, sempre a Sesto, il 43,7% degli studenti-lavoratori si è preso l’esaurimento, o malattie da affaticamento, dopo l’inizio della scuola.
C’è dunque qualcosa di profondamente serio dietro il fenomeno dell’interessamento dei giovani lavoratori per la scuola serale: da una parte, il fatto oggettivo, riscontrabile in tutta Italia, del parallelo accrescersi della scuola diurna e della serale, frutto questo delle particolari condizioni in cui avviene lo sviluppo sociale e civile del nostro Paese; dall’altra, a livello soggettivo, il desiderio di “andare avanti” in un modo non carrieristico, ma pure reale.
Questa situazione può aiutarci a comprendere come mai l’apertura di una buona scuola serale comunale a Cinisello (autunno 1971) non abbia diminuito l’afflusso di allievi ai nostri corsi..

Acquisita (e rivelatasi poi savia e realistica) la decisione di tenere aperta la scuola, si ponevano diversi problemi pratici:

Un nuovo progetto di programma è così stato elaborato, passato al vaglio di diverse assemblee del “gruppo scuola” ed infine approvato. Solo la sperimentazione pratica dirà in quale misura esso sia realizzabile. Basti dire per ora che esso ha attirato un buon numero di energie nuove, colmando i vuoti che si formavano nel “corpo insegnante” e insegnanti vecchi e nuovi sono accomunati nel tentativo di dar corpo a un programma che parta dalla realtà in cui vivono quotidianamente dei giovani lavoratori per poi giungere a uno studio di più ampio respiro. Né è da escludere una eventuale compenetrazione del vecchio programma, prevalentemente imperniato sulla storia, col nuovo, più direttamente legato all’attualità sociale. Su questa sperimentazione si apre, con buone prospettive, il lavoro dell’anno scolastico 1972-73.

Tratto dalla relazione annua 1971 - 1972